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SAS e Dintorni

Pubblicato il CDN SAS del 9 marzo. Le sorprese di Pasqua per i sudditi SAS. Capitolo II.
La dirigenza SAS e il (mancato) rispetto dello statuto.

Charlotte Rampling Portiere di notte

Eppure dovremmo esserci abituati e non stupirci nemmeno più.
Denunciamo il mancato rispetto dei dettami statutari da parte delle dirigenze SAS (di tutte le dirigenze SAS) dalla fine del 2003.
A fine mandato dell'attuale CDN in carica saranno dieci anni di battaglie, 10 anni di muri di gomma, nella pressochè totale indifferenza dei soci SAS, tanto che abbiamo rinunciato, non a lottare, ma a farci prendere per i fondelli, non rinnovando più la tessera. Non siamo mai stati (Leandro) o lo siamo stati per poco (Daniela) dei pizzarroni, per dirla alla Giangreco. Prima, da soci, all'epoca in cui nessuno osava fiatare pena squalifiche, abbiamo apertamente contestato l'arroganza del potere, poi, da non-soci, non abbiamo smesso di arrabbiarci e denunciare tutto ciò che ritenevamo dittatoriale o cortigiano, così come il silenzio complice di una amorfa e troppo interessata pseudo-opposizione. Magari tra qualche giorno, per la gioia degli alzheimeriani soci sas, vi riassumeremo alcune delle vecchie "battaglie".
Ma veniamo alle vicende più recenti. L'ultimo CDN pubblicato, oltre alla chicca della delibera che prevede sanzioni per chi partecipi a manifestazioni, riunioni, prove organizzate da associazioni non riconosciute SAS o ENCI di cui abbiamo scritto lunedì scorso, contiene altre simpatiche "curiosità". Una di queste è l' ordine del giorno previsto per l'Assemblea ordinaria fissata per sabato 29 giugno. Un ordine del giorno che comprende, tra le altre cose, la voce: "dimissioni di tre consiglieri". Ah, però. Noi avevamo scritto qualcosa, quasi un anno fa, riguardante le "dimissioni" di Noto e Cipriani. L'articolo lo trovate a questo link.
Ritorniamo quindi sull'argomento.
Partendo dalle dimissioni più recenti, vale a dire quelle del consigliere campano Giuseppe Parziale, di cui viene data notizia proprio nell'ultimo CDN, del 9 marzo. Fin qui, nulla questio, tranne per il fatto che stentiamo a vedere tutta questa concordia (nome non usato a caso) nell'attuale dirigenza che, in meno di 3 anni, ha perso per strada 4 consiglieri (1/3 dei componenti).
Di Oronzo Giangreco, sappiamo. Il suo "minus quam merdam" è divenuto quasi un classico della "letteratura" SAS e il successivo "I motivi di una scelta" non ha lasciato dubbi circa le motivazioni delle sue dimissioni. Infatti il consigliere Giangreco, dimissionario nel 2011, è stato correttamente sostituito, dall'Assemblea ordinaria tenutasi al 30 giugno 2012, secondo quanto previsto dallo Statuto (Art. 15 Il Consiglio Direttivo è composto di 13 Consiglieri, di cui 12 eletti dall'Assemblea Generale fra i Soci e uno nominato dall'E.N.C.I. I membri del Consiglio durano in carica tre anni solari e possono essere rieletti; qualora durante il triennio venissero a mancare per qualsiasi motivo uno o più Consiglieri questi verranno sostituiti dall'Assemblea nella sua prima riunione. I membri così eletti entreranno a loro volta in carica e vi resteranno sino a quando vi sarebbero rimasti coloro che essi hanno sostituito.[...])
Ma Luigi Noto e Maurizio Cipriani, quando si sono dimessi? Spulciando i verbali del CDN non è dato saperlo.
Luigi Noto non ha mai partecipato a un consiglio direttivo, risultando sempre AG, vale a dire Assente Giustificato. A partire dal CDN del 1 giugno 2012 e per i successivi due CDN (27 ottobre e 1 dicembre) risulta invece A, Assente, senza giustificazione. In teoria, lo Statuto SAS (sì, siamo noiosi, sempre a citare lo statuto) dice che [...]I componenti del Consiglio che non interverranno senza giustificato motivo a tre riunioni consecutive, potranno essere dichiarati decaduti dalla carica Art.18 . Però nel verbale non c' è nulla, nè le dimissioni di Noto, nè una delibera che lo consideri decaduto in quanto assente senza giustificazione per tre riunioni consecutive. Però c'è l'ordine del giorno dell'Assemblea in cui si parla di "Dimissioni di 3 (tre) consiglieri". Quando scrivemmo l'articolo "Quello che i consiglieri non dicono" ci erano giunte voci di dimissioni rassegnate da Noto il 16 marzo, giorno precedente il CDN. Ma, nel verbale del CDN del 17 marzo, non risultò poi nulla. Al Campionato SAS 2012, quindi a settembre, Luigi Noto, da me interpellato, disse di essersi dimesso, ma non siamo riusciti a sapere in quale data precisa.
Per quanto riguarda invece il consigliere Maurizio Cipriani, che ricopriva anche il ruolo di Responsabile Giovani, esiste una documentazione pubblica.
Infatti, vi sono due lettere, inviate dal Cipriani alla SAS via fax e da lui pubblicate sul sito della sezione SAS Roma, di cui fa parte.
La prima è datata 20 marzo 2012 ed è, inequivocabilmente, una lettera di dimissioni sia dal ruolo di Responsabile Giovani che da quello di consigliere nazionale (potete leggere la lettera a questo link) . Nel pdf c'è anche la copia dell'invio tramite fax con la relativa ricevuta.
La seconda, che potete leggere qui, è una lettera successiva alla pubblicazione del verbale del CDN del 1 giugno, datata 18 giugno 2012, in cui Cipriani si dice stupito della mancata presa d'atto delle sue dimissioni e le ribadisce. Anche per questa lettera è pubblicato l'ok via fax.
Nei verbali pubblicati sul sito SAS, invece, non c'è traccia delle dimissioni di Cipriani. Cipriani risulta, nei CDN successivi a quello del 1 giugno, come Assente senza giustificazione. Nessun' altra spiegazione viene data ai sudditi SAS. Altri documenti pubblici non ve ne sono.
Dunque, se non sappiamo per certo quando si è dimesso Noto, sappiamo che Cipriani ha inviato la sua lettera di dimissioni il 20 marzo.
Di norma, se, tra le dimissioni del 20 e il CDN del 1 giugno, fossero intercorse altre comunicazioni, non si capisce comunque per quale motivo nei verbali non ve ne sia traccia.
Le precisazioni ulteriori di Cipriani, poi, testimoniano non solo la volontà di Cipriani di ribadire la propria scelta (tra l'altro, nella prima lettera, di parla di "dimissioni irrevocabili") ma anche il suo stupore nel non vederla accolta al primo CDN utile, nel quale risulta Assente Giustificato e non, come avebbe dovuto essere, dimissionario.
Sembrerebbe una questione irrilevante, se non fosse che si tratta, per l'ennesima volta, di un totale disprezzo nei confronti dei soci, in termini di trasparenza delle informazioni e rispetto delle regole. Certo, se il primo CDN utile dopo il 20 marzo, si è tenuto il 1 giugno, non si sarebbe più potuto inserire nell'ordine del giorno dell'assemblea, l'elezione di un altro consigliere (oltre a quello che andava a sostituire Giangreco). Questo perchè le convocazioni per l'Assemblea devono essere inviate ai soci quaranta giorni prima della data prevista per l'assemblea stessa, quindi, alla data del 1 giugno, le convocazioni dovevano già essere state spedite.
Però, buon senso vorrebbe che un CDN che riceva le dimissioni di un consigliere (sempre che non fossero addirittura due, considerando le voci su Noto) a marzo, si adoperi per sostituirlo prima possibile, per garantire ai soci una rappresentanza adeguata.
C'è poi da rilevare che, rispetto all'assemblea del 30 giugno, non vi è traccia nei CDN di una corretta delibera che ne determini data, località e ordine del giorno. Solo un accenno, relativo alla decisione della data (tra l'altro sbagliata). Che dire poi della voce: dimissioni di tre consiglieri che, scritta così, farebbe pensare che l'attuale CDN non ritenga sia il caso di sostituirli, considerando che il loro mandato scade al 21 dicembre 2013. Peccato però che, almeno secondo statuto, la sostituzione andrebbe fatta. O forse abbiamo inteso male e "dimissioni di tre consiglieri" significa "elezione di tre consiglieri dimissionari"? Ha ragione il presidente a compiacersi del clima sereno. In altri tempi questa leggerezza nelle delibere sarebbe costata denuncie e "interrogazioni parlamentari" all'ENCI.
Ma oggi, ai soci SAS, avezzi a gestione dei provvedimenti disciplinari "elastiche", a commissariamenti di regioni per motivi ancora incomprensibili, a promesse mai realizzate, a controllori incontrollati, a mercimoni di varia natura sulla pelle della tanto sbandierata tutela della razza, volete che si preoccupino di chiedersi perchè o come si siano dimessi dei consiglieri? Per i soci SAS queste sono mere questioni di lana caprina, intimamente e profondamente convinti come sono che, in questo CDN, a comandare sia uno solo e, pertanto, sia del tutto irrilevante il numero dei componenti del consiglio, così come la correttezza delle delibere o il rispetto dello statuto e dei regolamenti. Come tante Charlotte Rampling ne "Il portiere di notte", costretti un tempo a prendere una posizione, anche se dolorosa, una volta arrivata una imperfetta libertà, cercano un ritorno e apprezzano ciò che li piega.
Non si fanno domande, i soci, esattamente come accadeva nel 2004/2005 con l'approvazione del nuovo Statuto o nel 2006, quando l'allora dirigenza Furfaro-Musolino-Sesto si arrogava il diritto, a CDN decaduto da sei mesi, di autoprolungarsi il mandato sino al 2007, potendo così organizzare il 50° Campionato di Allevamento. All'epoca, discutendo con alcuni valvassini della dirigenza, Leandro scriveva:
"Quest’anno il socio Falaschetti Leandro aveva tutto il diritto di votare e il 50° campionato di essere organizzato dal nuovo CDN.
Questo non ci sarà, e nemmeno un socio Falaschetti Leandro.
Di questo Falaschetti Leandro ringrazia in primis chi ha organizzato scientemente il tutto, poi chi si è assoggettato e per ultimo tutti quelli che antepongono alla democrazia, trasparenza e correttezza, meri motivi di appartenenza, interesse o, peggio ancora, quieto vivere.
Se i concetti di Democrazia e trasparenza, in questa società e nel suo corpo vivo, sono messi in secondo ordine, confermo la mia decisione e ripeto :”Ho sbagliato, ADDIO SAS”.

Quanto sono ancora terribilmente attuali queste parole.

Daniela Dondero e Leandro Falaschetti, 27 marzo 2013