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12 dicembre 2009.
Assemblea dei soci per il rinnovo del Consiglio Direttivo Nazionale SAS.

Invitiamo chi fosse stato presente in assemblea e volesse inviarci le proprie riflessioni e testimonianze in merito a scrivere alla nostra mail: redazione@canepastoretedesco.info.


Il discorso tenuto da Antonella Niccolini in Assemblea.

Care socie e cari soci, veramente non so proprio come cominciare questo discorso, ma ci tenevo comunque a far sentire la mia voce.

Mi sono messa in gioco, come sanno quelli di voi che hanno potuto leggere la mia lettera che ho pubblicato su un sito internet ed inviato a tutte le sezioni.

Dal momento in cui ho scritto quella lettera ho avuto un vero e proprio quadro del mondo SAS. Un quadro sghembo, in cui chi provi ad usare un minimo di buon senso e si richiami allo scopo principale della nostra società viene quasi considerato un folle.

Mi hanno chiesto perchè volessi candidarmi. Tra quelli che mi hanno detto le cose in faccia (non voglio nemmeno pensare cosa possono aver detto non in mia presenza) il commento più benevolo è stato:“tu sei matta”.
Poi ci sono stati commenti quasi intimidatori: “tu vivi con i cani non ti conviene”,
quelli del genere so tutto io:“sì, va beh....tutta una finta per ottenere un posto in una lista vincente”,
quelli fantapolitici: “chissà cosa c'è sotto e quali interessi rappresenta la Niccolini”
oppure il “non date le deleghe alla Niccolini che tanto sta con noi”,
sino al “ma chi si crede di essere questa”
e al classico “anche lei ha il suo passato e vuol venirci a parlare di moralità e rispetto dei regolamenti”.

Cominciamo proprio da qui.

La prima frase della mia lettera dice proprio: “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Credo che pochi dei presenti, almeno tra quelli che sono i “soci attivi” quelli di cui si dice
“sono loro e solo loro a dover decidere le sorti politiche della SAS” possano scagliare la prima pietra.

Siamo tutti colpevoli di esserci dimenticati il vero obiettivo della storia di questo viaggio che ci accomuna, abbiamo perso la passione, la motivazione vera, la sportività.
Tutto è diventato business, agonismo spinto.
E dei soci normali, quelli che lavorano quotidianamente nelle sezioni, rimettendoci spesso anche di tasca propria o comunque sottraendo tempo al loro lavoro e alla loro famiglia, non importa nulla a nessuno.
Oggi qui ci sono molti di questi soci, chiamati a raccolta dai vari rappresentanti delle liste.

Oggi voi tutti servite.
Serviva la vostra delega e serviva la vostra presenza qui.
Molti di voi, lo so, avranno litigato con le mogli, rinunciato ad impegni, per essere oggi qui.
Io credo che voi meritiate rispetto.
E che la dobbiate smettere di guardare ai personaggi noti della SAS come a persone che sono al di sopra di voi.
La competenza e i risultati ottenuti con i propri cani non sono la sola cosa importante.
Io lavoro quotidianamente con i cani, lavoro in sezione mettendomi anche la manica. E ho grandissimo rispetto per tutti quei soci che frequentano le sezioni, che provano ad imparare dai loro cani, che commettono errori.Quei soci che si alzano alle 6 di mattina per i loro cani e poi vanno al lavoro.
Non credo che questi soci abbiano nulla da invidiare ai grandi.
Sarebbe il caso di rivalutare le prospettive, sarebbe il caso che i soci delle sezioni,i soci anonimi sconosciuti, capissero quanto possano essere infinitamente migliori dei grandi personaggi del mondo del pastore tedesco.

Perchè sono onesti, perchè amano e rispettano i loro cani, perchè non hanno perso la passione. Sarebbe ora di dire basta e di voltare pagina. Ma facendolo realmente, non con finti proclami e finti buoni propositi. Ma purtroppo nessuno lo vuole fare.

La maggior parte di voi ha dato le deleghe per amicizia, per convenienza, per quieto vivere.
La maggior parte di voi oggi prenderà quei fogliettini che i vostri rappresentanti vi daranno e ricopierà fedelmente i nomi che vi sono scritti.
Eppure oggi qui siete voi a contare.
Il vostro voto conta.
Ognuno di noi ha qui oggi la responsabilità del futuro della nostra associazione.

Io vi chiedo solo di votare con coscienza.
Di votare persone che possano tirare fuori la SAS dalla situazione allucinante che stiamo vivendo e che abbiamo vissuto da ormai troppi anni.
Di persone che non abbiano, nel loro passato, già ampiamente dimostrato cosa possono fare se detengono il potere.
Di persone che non siano ricattabili.
Sì, perchè l'essere ricattabili è una delle condizioni peggiori e il mondo SAS ed ENCI ci ha purtroppo abituati ai cassetti pieni di scheletri opportunamente occulati ma pronti a fare da spauracchio nel caso una persona provasse ad alzare la testa.
E non ve lo dice una che non ha scheletri.
Ve lo dice una che, e ve lo sto dimostrando oggi, non è ricattabile.
Non vi chiedo nemmeno di votarmi.
Già, una delle motivazioni che mi hanno dato alcuni amici, che condividevano il mio programma e le mie idee, è stata: “non si può vincere”. Forse è vero.
Ma a me preme di più alzarmi domani mattina e potermi guardare allo specchio e poter dire anche di aver provato a fare qualcosa.

Ho proposto un programma con alcuni elementi base semplicissimi: trasparenza, regole chiare ed applicate a tutti, controlli ad arginare le tante violazioni che ormai sono così frequenti da essere diventate la norma.

Io potrò dire di averci provato.

E potrò rispondere, da domani, a chiunque di voi si lamenti dello “schifo”, delle “ingiustizie” e della gestione societaria: non avete diritto di lamentarvi.

Antonella Niccolini.

Pomezia, 12 dicembre 2009.