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Dal Mondo. Notizie cinofile.

Della mamma di Omen Radhaus e altre storie.

Omen Radhaus
La notizia di questo fine agosto 2014 è una lettera che l'SV ha spedito a tutti i proprietari dei figli dell'Auslese Omen Radhaus. (qui il link alla lettera)
Cosa dice l'SV? Che l'associazione bosniaca FCI ha comunicato che il giudice Andrja Gojkovic, a seguito della decisione della Commissione di Disciplina dell'associazione bosniaca del 24 luglio 2009, è stato rimosso da giudice. Pertanto da quella data le prove di lavoro effettuate non sono di conseguenza valide e non possono essere riconosciute.

 

La nonna paterna dei figli di Omen, ai cui proprietari si rivolge l'SV, ha effettuato con il giudice Andrja Gojkovic il 15.11.2011 il BH e il 12.11.2012 l'IPO2 , quindi l'SV comunica che quelle prove non sono valide.

 

Per questo motivo l'SV chiede ai proprietari delle cucciolate di rimandare i pedigree dei figli di Omen per poter cancellare dai pedigree l'IPO2 della madre (ricordiamo che nei pedigree tedeschi sono indicate tutte le prove di lavoro superate non solo dai genitori, ma anche da nonni) L'SV si scusa con i proprietari ma spiega di non avere altra possibilità, date le circostanze, visto che non può far circolare pedigree con annotato un IPO2 non valido. Se i proprietari desiderano ulteriori informazioni, dice sempre l'SV, sono pregati di mettersi in contatto con la federazione bosniaca.

Questo il fatto.

 

Su internet a questo punto si sono scatenate una serie di discussioni con toni accesi. Omen è un cane di rilievo, lo scorso anno, di fatto, il Sieger della classe. La proprietaria è Josephine Kao, già finita nell'occhio del ciclone per la storia di Toni Rieserperle (il famoso contratto di vendita che garantiva il piazzamento alla Siegerschau nei primi tre). Il proprietario di Oprah Aurelius, madre di Omen, è Goran Safar, allevatore croato con affisso Cromontana, già collaboratore di Winfried Benitz e cooproprietario di soggetti von Aurelius. Il gruppo Ulmental-Sievers-Pratchensky (a cui si è unita Josephine Kao) e quello von Aurelius (Winfried Benitz), un tempo collaboratori, hanno diviso le loro strade, pur restando ambedue ai vertici dell'allevamento mondiale.

 

Tornando alla questione "Oprah" tra i tanti commenti citiamo proprio quello del preparatore di Omen, Klaus Sievers, che ha pubblicato martedì scorso sul suo profilo FB una replica abbastanza stizzita alle polemiche sorte sul web, dove più di qualcuno si chiedeva se la revoca dell'IPO2 di Oprah avrebbe causato problemi all'illustre figlio e ai suoi discendenti. (qui il link allo screenshot dell'intervento)

 

Klaus spiega che alla mamma di Omen sono stati cancellati il BH e l'IPO2, che correttamente l'SV ha dovuto segnalare la cosa e dovrà modificare i pedigree ma che ciò non comporta nulla, né per i figli di Omen, né per Omen stesso. Infatti la mamma di Omen ha superato un IPO1 e la Selezione (prima dei regolamenti che prevedevano l'obbligo del BH) . Quelle prove sono valide, quindi Omen, così come la sua progenie, non ha alcun problema. Omen verrà presentato regolarmente alla Siegerschau. Dice ancora Klaus di non sapere per quale motivo a Oprah sia stato fatto il BH e l'IPO2 e che la questione riguarda il proprietario.

 

Poi si scaglia contro quello che lui chiama Bloggen TV (ma pensiamo si riferisca al blog di Demeyer, http://www.bloggen.be/hd/ ) per la campagna diffamatoria messa in atto contro Omen.

 

Nel post di Klaus c'è anche un riferimento, che noi consideriamo davvero pesante, a un tentativo di avvelenamento che avrebbe subito Omen a marzo, salvato grazie al tempestivo intervento del veterinario...chiunque sia stato, fare del male ai cani è da vigliacchi bastardi.

 

Nostre considerazioni sulla vicenda.
Di mamme e nonne di cani importanti selezionate (quando anche non selezionate, come fu per la nonna di Max della Loggia dei Mercanti) in paesi lontani o in età da pensionamento è piena la storia della SV.

 

Di Prüfungmanipulationen si parla da tempo e ne parlano anche gli stessi dirigenti SV (ammettendone quindi l'esistenza).

 

Di cani con IPO3 che non sanno fare un semplice fuss sono pieni i ring. E parliamo di blasonati stalloni, non delle loro nonne o mamme.

 

Ma a chi importa che i cani non abbiano realmente superato le prove di lavoro? Verrebbe da dire a nessuno.

 

Persino i commenti di solidarietà a Klaus Sievers lo testimoniano. In tanti scrivono, in buona sostanza: “Omen è un gran cane, chi se ne frega del resto”.

 

Nessuno si chiede come mai un giudice squalificato nel 2009 abbia potuto continuare a giudicare prove. Nessuno si chiede se abbia davvero giudicato delle prove. Nessuno si chiede come mai proprio ora sia sorta tutta questa questione e perché.

 

Eppure è una vicenda davvero strana. Noi, che siamo curiosi di natura, abbiamo girato un po' sul web per capire qualcosa di più. Abbiamo trovato un forum bosniaco dove, in una discussione del 2010, lo stesso Gojkovic parla della sua sospensione. Come abbia fatto a giudicare prove nel 2011 e 2012 è da capire.

 

In quella stessa discussione, in cui si parlava di una speciale pastore tedesco con annessa prova di selezione (giudice SV Dieter Oeser), ci sono accese discussioni riguardanti il kennel club e la sezione di Trebingen. Un forumista accenna anche a prove di lavoro effettutate nella sezione Trebingen per “cani provenienti da tutta Europa, uno anche dalla Corea del Nord,” con violazioni dei regolamenti FCI. Insomma, non capiamo il bosniaco e quindi non siamo certissimi della traduzione di Google, ma emerge sicuramente un quadro abbastanza problematico.

 

Abbiamo anche verificato che le associazioni cinofile bosniache sono tre e, nel corso degli anni, pare ci siano stati diversi problemi e anche degli avvicendamenti nei riconoscimenti della FCI, cosa che potrebbe spiegare perché l'associazione bosniaca FCI abbia comunicato solo adesso le sue decisioni del 2009.

 

Occorre dire anche che le tempistiche così dilatate (BH nel 2011 e IPO2 nel 2012) potrebbero anche deporre a favore della bistrattata Oprah. Tradotto: se i brevetti fossero fasulli, perché far passare un anno da uno all'altro?

 

Considerando poi che Oprah risulta presentata a una prova di selezione in Croazia a maggio 2013 (giudice Oeser), una probabile ipotesi potrebbe essere quella che la cagna, dopo la prima selezione (Neuankoerung), non sia stata presentata alla riselezione (Wiederankoerung). In caso di prima selezione scaduta, occorre ripetere la prova ex novo, con i regolamenti in vigore in quel momento (quindi con BH obbligatorio). La Croazia e la Bosnia non hanno proprie selezioni riconosciute dalla SV. L'SV riconosce solo selezioni SV fatte con un Kormeister SV (qui il pdf con i regolamenti. L'Italia, ad esempio, ha “propria selezione” e “ giudici selezionatori riconosciuti”, altri paesi , come la Francia, “selezione SV” ma “giudici selezionatori riconosciuti” ecc...)

 

Non capiamo però, se la selezione è SV, come mai non valga la regola che il brevetto debba essere fatto con un giudice SV, a meno che i regolamenti per i paesi esteri non prevedano delle eccezioni.

 

Comunque, ai fini del pedigree di Omen e dei suoi figli, non cambia nulla, perché ciò che conta è che la mamma sia stata selezionata, a prescindere dal fatto che oggi la selezione sia scaduta o meno.
Tanto, dell'eventuale problema delle doti caratteriali della madre pare non importi a nessuno.
Ciò che importa è che le carte siano in regola e si possano presentare i figli di Omen alla Siegerschau.
Il panico sarebbe scattato solo se avessero considerato Omen figlio di una mamma non selezionata.

 

Per inciso, solo marginalmente qualche post di commento si preoccupa del tentativo di avvelenamento di Omen. Questo la dice lunga sul livello di interesse per il cane inteso come tale e non grande campione e riproduttore.

 

Quanto al famigerato blogger belga, ai frequentatori del suo sito e del suo guestbook e ai vari gruppi su FB, a noi non sembra vi sia stata una “campagna diffamatoria” ma solo un tentativo di capire i fatti.
Demeyer si batte da sempre per puntare i riflettori sul mercimonio che viene fatto nel mondo espositivo e lotta per denunciare ogni violazione delle regole.
Spesso i toni sono aspri e accesi ma è innegabile che grazie al suo lavoro (che gli è costato denunce e costi di cause legali) sono emersi accadimenti che di norma non sarebbero stati portati a conoscenza del socio SV medio e il suo guestbook da' voce ai tanti soci SV delusi e amareggiati dallo status quo.

 

Se ciò ha causato critiche al sistema SV e un allontanarsi dei soci la colpa non è certo di chi denuncia, ma di chi permette che tali situazioni continuino a perpetrarsi.

 

Chi si pone domande e critica il sistema dello show business del pt, viene accusato di “invidia”, quasi vi fosse una sorta di accanimento contro i vari clan dei potenti, quelli che “capiscono di cani e fanno risultati”.
Ma se fosse vero che il mondo del pastore tedesco è ormai diventato un grande sistema di affari che lascia spazio solo ai professionisti ? Certo, non sarebbe così grave, se si conservassero etica, amore per il cane, passione per la razza. Se non ci fossero prove di lavoro truccate con giudici squalificati, gomiti displasici che diventano ufficialmente normal, compravendite di cani con garanzie di piazzamento, ricchi miliardari che sborsano cifre impressionanti e si vantano di avere famosi handler e giudici sul proprio libro paga, scaltri affaristi che acquistano a pochi soldi cani posizionati in pessima classifica da giudici amici per poi farli diventare soggetti di punta da rivendere a facoltosi acquirenti, campionati nei paesi emergenti dove espositori e preparatori tedeschi stanno nel ring con i giudici della classe...si verificano davvero questi fatti o sono leggende metropolitane?

 

Imputare a chi denuncia certe situazioni, la colpa di gettare discredito sull'SV e osannare chi certe situazioni le provoca o ci convive senza denunciarle è davvero paradossale.

 

Daniela Dondero e Leandro Falaschetti, 27 agosto 2014.

 

Ultim'ora: leggiamo, pubblicata stamattina (28 agosto) sul sito SV una nota che sostanzialmente conferma alcune delle cose da noi scritte in quest'articolo. Ci sono delle precisazioni in più. Si dice che la segnalazione è pervenuta dall'associazione slovena che fa parte della WUSV (la Bosnia e la Croazia no) e che, a seguito della segnalazione, l'SV ha contattato il Kennel Club FCI bosniaco che ha confermato la squalifica del giudice Andrjia Gojkovic. Pur non essendo questi un giudice SV, scrivono nel comunicato, la vicenda ha interessato molto l' associazione perchè, da un controllo, sono emerse un gran numero di prove giudicate da questo giudice dopo la sospensione e considerate valide per il reciproco riconoscimento dei brevetti FCI. Con queste prove molti cani sono stati selezionati e impiegati in allevamento, pertanto l'SV ha dichiarato tutti i documenti basati su quelle prove (Pedigree, Selezioni, qualifiche) non valide e le correggerà di conseguenza. Tutti gli interessati sono stati avvisati. Questo il contenuto del comunicato SV appena pubblicato.

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