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Campionato di Allevamento SAS 2010. Bagnolo in Piano, 24.25.26 settembre.

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La Riunione tecnica .

Sono arrivata leggermente in ritardo, in tempo per sentire il Responsabile dell'Allevamento Luigi Noto parlare della prossima innovazione: l'introduzione dei test caratteriali. Non è ancora chiaro come verranno fatti (e da chi verranno giudicati) , ma pare che non si tratterà di prove sostitutive. Quindi resterà, tra i requisiti per l'accesso alla selezione, quello del primo brevetto, ma ci saranno questi test altrettanto obbligatori (non ho capito però se il loro mancato superamento comporterà l'impossibilità, per un cane, di proseguire il proprio iter addestrativo-espositivo). Questi test verranno fatti ad un'età in cui il cane non è ancora stato sottoposto ad addestramento e quindi potrà essere valutato per quelle che sono le sue doti naturali, senza sovrastrutture e condizionamenti. Noto ha definito l'introduzione di questi test una "svolta epocale dell'allevamento" perchè consentirà anche di avere un quadro chiaro delle caratteristiche caratteriali trasmesse da un determinato riproduttore. Personalmente mi piacerebbe tanto che questa innovazione non fosse la solita soluzione gattopardesca.
Già alla riunione tecnica di Lamezia Terme posi un quesito a Noto: premesso che è ormai palese che esistano prove "truccate", brevetti facili e superati senza che i cani lo abbiano veramente meritato (la riprova sono le orrende figure non solo negli attacchi, ma anche nelle semplici prove al fuss delle classi lavoro da parte di cani con IPO3), lo ammettono gli stessi responsabili nazionali e mondiali, quindi, se si riescono a truccare, bypassare, facilitare le prove di brevetto, cosa accadrà per i semplici test caratteriali?
Noi della Redazione di Da Hecktor a Rex non vorremmo non essere diffidenti, ma sappiamo (ZTP dei dobermann docet) che esistono tanti modi per rendere più complicata o più semplice una prova. Sappiamo che un vero conoscitore del carattere di un cane può, variando atteggiamento, ottenere dal cane una risposta diversa. Sappiamo anche che un cane di 5-6 mesi potrebbe non presentare ancora tare caratteriali che si sviluppano alcuni mesi dopo, sappiamo che un cane che vive in canile ed è poco socializzato potrebbe più avere difficoltà messo di fronte al traffico cittadino o a situazioni a cui non è abituato, rispetto ad un cane che vive in simbiosi con il suo proprietario...a prescindere dalle reali doti caratteriali di base. Sappiamo che il problema più evidente dei nostri cani attuali è la totale mancanza di tempra e ci chiediamo come questa verrà testata o se non si invocheranno (ad hoc) timori dei controlli degli animalisti per togliere ogni possibilità, in questi test, di verificare la reale capacità di reazione di fronte allo stress. Sappiamo che i nostri cani da esposizione sono sempre più ridicoli nelle prove di difesa, non perchè non mordano, ma perchè non riescono a sopportare la minima forma di pressione, nemmeno sotto forma di un balletto risibile di un figurante del tutto privo di minaccia reale. Sappiamo che chi chiede che vengano realmente fatte le prove IPO viene erroneamente accusato di volere i cani "che mordano", quando la prova IPO è un test fondamentale proprio per la presenza delle tre sezioni così diverse e che, per un pastore tedesco, superare una pista, delle fasi di obbedienza e dimostrare di saper affrontare un figurante restando sotto controllo del conduttore, resta il più valido test per verificare la corrispondenza delle doti a quanto previsto dallo standard di razza. Temiamo che i brevetti continueranno ad essere fatti come succede oggi e non ci sarà alcun intervento serio (ad esempio volto a limitare alcuni "obblighi", perchè un cane in giovani non può essere obbligato ad avere già il brevetto per ottenere un risultato ed è meglio un Auslese o un Eccellente in classe lavoro che, a due anni e mezzo, abbia realmente superato un IPO1, piuttosto che un cane con IPO3 solo sulla carta). Temiamo che nessuno vorrà mai sposare la nostra idea, espressa nel nostro programma per il CDN, di inserire i filmati nelle prove IPO e nelle prove di selezione....sarebbe facile, comporterebbe pochi costi aggiuntivi ...ma sarebbe terribilmente scomodo. Temiamo che la filosofia " non possiamo buttare tutto il parco cani" continuerà ad impoverire la razza (vale per la taglia, per i difetti morfologici come la mancanza di correttezze o le iperangolazioni di posteriore, così come per il carattere) e che se non si cominciano ad addottare soluzioni serie, il rimedio sarà solo un palliativo, folkloristico e da "smoke gets in your eyes". Sperando di sbagliarci, attendiamo di vedere, nel concreto, come verrà operata questa "svolta epocale nell'allevamento".
Nota a margine: Luigi Noto ha accennato ad un "vedremo come conciliare i miei tanti impegni di lavoro con il ruolo di Responsabile" che non sappiamo se fosse da interpretare come un suo impegno ad occuparsi di più del settore allevamento, oppure una eventuale valutazione di lasciare ad altri il ruolo di Responsabile, mantendo quello meno impegnativo di consigliere. Vedremo, anche se è parso, per come parlava, più orientato alla prima ipotesi.
C'è stata poi un'analisi, fatta sempre da Luigi Noto, dei gruppi di riproduzione, "quasi tutti di ottima qualità". Già durante i giudizi in campo Noto e Musolino avevano sottolineato come si trattasse di tutti gruppi di cani di allevamento italiano, tranne uno (Vegas) comunque di uno stallone figlio di un cane italiano. "In un momento in cui l'allevamento mondiale è in crisi -hanno affermato- è importante valorizzare il nostro patrimonio nazionale". E' stata poi data la classifica (vi rimandiamo all'articolo specifico sui Gruppi di Riproduzione in pubblicazione nei prossimi giorni )
Noto ha anche affrontato la problematica delle questioni disciplinari, dicendo che vorrebbe evitare, ma, se si continua in questi modi si potrebbe anche prendere in considerazione la cosa, una soluzione potrebbe essere adottare una sorta di "tessera del tifoso", finendo con il fare i raduni SAS a porte chiuse, aperti solo per chi ha la tessera. Ovviamente Noto ha sottolineato l'aspetto di extrema ratio e di proposta provocatoria di tale provvedimento (tra l'altro del tutto incompatibile con i regolamenti ENCI ed applicabile al massimo solo nei raduni sezionali SAS).
E' stata poi data la parola al Responsabile dell'Allevamento mondiale Reinhardt Meyer che ha riproposto la "solita solfa" su taglia, iperangolazioni del posteriore e carattere. Il "solita solfa" nasce dal fatto che quanto detto è assolutamente condivisibile, ma poi, nel concreto, le azioni di Meyer giudice non vanno certo nella direzione di chi consideri queste problematiche davvero prioritarie...o almeno sono prioritarie fintanto che non ledono gli interessi economici degli allevatori e quelli politici dei dirigenti.
Ci sono state poi le relazioni dei due giudici degli attacchi, Ezio Guerrino Roman e Salvatore Capetti da cui ci saremmo francamente aspettati un grido di allarme più forte, vista la drammatica situazione caratteriale dei nostri soggetti (invero più grave nei maschi che non nelle femmine). Sincermente ci ha un po' deluso il fatto che, a dispetto dei proclami sugli "attacchi seri", alla fine si siano, come di consueto, alzati i livelli di atrazina, al grido: "altrimenti restano solo dieci cani in ring". Peccato che questa riunione tecnica non abbia previsto la possibilità di un dibattito, perchè quella sul precipitare delle doti caratteriali e sulle responsabilità di allevatori e di espositori nell'usare linee a rischio e sulle responsabilità di addestratori e giudici di prove nel certificare le attitudini al lavoro di cani in cui tali attitudini sono pressochè inesistenti (o, nella migliore delle ipotesi, non comprovate) sarebbe stata una bella domanda.
Luciano Musolino ha poi spiegato che, visto l'anticipo sull'orario (almeno un'ora rispetto al programma) ci sarebbe stata anche una breve relazione dei singoli giudici delle classi. Quindi tutti i giudici che avevano concluso il loro lavoro (Michele D'Alvano per le juniores femmine, Francesco Macaluso per gli juniores maschi, Floriano Noto per le cucciolone femmine, Gabriele Pettinaroli per i cuccioloni maschi, Fausto Gazzetta per le giovanissime femmine) ad eccezione di Luciano Musolino (giovanissimi maschi) hanno fatto una breve relazione sulla loro classe, fornendo i numeri dei cani presentati a giudizio e una breve descrizione della classe e dei primi soggetti classificati.
Tra gli interventi annotati, quello di Macaluso che ha lamentato il fatto che più del 50% dei cani presentati nella sua classe provenissero da pochi riproduttori, sottolineando che nessun riproduttore abbia la bacchetta magica, e l'intervento di Fausto Gazzetta con la sua ferma convinzione che il Campionato italiano debba essere giudicato da giudici italiani. E' comprensibile che dovesse trovare parole "politicaly correct" ma dire che "i giudici tedeschi non hanno il senso dell'estetica e del bello come abbiamo noi" è sembrato un po' fuorviante per la platea. Appena prima della riunione tecnica, in quella che è stata la reale riunione tecnica, vale a dire un bel confronto, a partire dai gruppi di riproduzione appena visti, sulla situazione attuale del pastore tedesco, fatta insieme ad alcuni giudici, allevatori e appassionati, mi ero presa una sacrosanta "bacchettata sulle mani" dal maestro Luigi Mantellini per aver usato la frase: "i cani che ti piacciono" . Mantellini, interrompendomi con sguardo severo, mi ha ricordato giustamente che, per un giudice, non deve esistere il "mi piace", ma solo il rispetto dello standard.
La riunione si è conclusa con l'intervento del Presidente Luciano Musolino (che chissà perchè poi non ha fatto l'analisi della sua classe), che ha ringraziato gli organizzatori Roberto Scartani e Loris Zironi, ha sottolineato come, per la prima volta, non ha dovuto sentire le battute degli amici oltralpe sull' orario italiano-orario tedesco (cioè il fatto che se i tedeschi dicono un orario è quello, se gli italiani indicano un orario non viene mai rispettato), quindi ha rivolto un plauso a tutti coloro che hanno reso possibile il rispetto degli orari e la buona riuscita della manifestazione. Ha poi fatto notare la numerosa presenza alla riunione tecnica e "l'idea di tranquillità e serenità che regna in questo momento". Ha ribadito il suo rincrescimento per gli episodi incresciosi (la rissa nella classe giovanissime femmine) e sottolineato come la dirigenza addotterà immediati provvedimenti, sia per l'episodio di questo campionato, sia per quanto accaduto a Napoli la settimana precedente...ha fatto riferimento agli "amici napoletani" che sono un'altissima percentuale (quantitativamente ma anche qualitativamente) degli espositori nazionali, ma debbono incominciare a capire che certi atteggiamenti non verranno più tollerati. Musolino ha concluso chiedendo un applauso per il "Presidente lavoratore" Salvatore Furfaro che , a questo campionato, ha dato un suo fondamentale contributo all'organizzazione.

...ritiratevi, dimostratevi uomini e domani Roma rinascerà più bella e più superba che pria.... (Ettore Petrolini, Nerone) petrolini

Alla fine della riunione senza dibattito e possibilità di fare domande, l'unica consolazione è stata prendere sottobraccio i due numi tutelari Luigi Mantellini e Salvatore Capetti...almeno con loro si riesce ancora a parlare di pastore tedesco.


Daniela Dondero e Leandro Falaschetti,1 ottobre 2010