da hecktor a rex

La vicenda Striscia. Le mail dei nostri lettori.

Riceviamo e, molto volentieri, pubblichiamo due mail che ci sono arrivate negli ultimi giorni in redazione .

Sono due lettere scritte a commento della "vicenda Striscia" (il video trasmesso il 17 maggio). La prima è di un socio della sezione SAS Vicenza, Giuseppe Pegoraro, la seconda di Guido Cecchinato un addetto ai lavori, socio SAS, figurante ufficiale, direttore tecnico di un centro cinofilo, relatore di numerosi seminari sull'addestramento e corsi per figuranti.
Sono mail diverse, ma che dimostrano quanta passione e impegno ci possano essere all'interno di una associazione.
Pegoraro ci racconta la vicenda Striscia vista dalla parte dei "commissariati", con un provvedimento che la SAS ha preso senza nemmeno aver chiara visione dei fatti e, in seguito, confermato, senza distinguo di sorta.
Domani, alla SAS Vicenza, doveva tenersi un convegno dal titolo "Etica e Storia nell'Addestramento del Pastore Tedesco". Una bellissima occasione per spiegare, anche al pubblico di Striscia, cosa sia l'UD e come la maggioranza dei soci della SAS Vicenza non sia composta da mostri torturatori di cani o da violenti facinorosi.
Come ci racconta il socio SAS Pegoraro, domani quel convegno non si farà. Molto meglio, per la dirigenza SAS, mettere la testa sotto la sabbia e lasciare alla gogna i propri soci vicentini. Eppure quella commissariata è una sezione attiva e partecipe, a cui la SAS Centrale deve sicuramente molto. Noi stessi siamo stati testimoni, al Campionato di Addestramento SAS 2009 tenutosi a Zanè, delle capacità organizzative della SAS Vicenza, della passione dei suoi soci (ricordiamo lo scrivente attivissimo in segreteria), della mole di lavoro fatto senza richiedere nulla in cambio, anche mettendo a disposizione della SAS le proprie capacità professionali, dell'attenzione per tutti gli aspetti operativi del pastore tedesco (a quel campionato ci sono state dimostrazioni di Protezione Civile e di cani guida per ciechi).
L'articolo da noi scritto in occasione di quel Campionato (2009), riletto oggi, tocca tutti i temi che, in questi giorni, riempiono le pagine dei siti internet e dei social network.
In quell'articolo si parla di criteri di valutazione, dei nostri dubbi circa i sistemi di lavoro dei "grandi", si cita Striscia, si raccontano le nostre paure sulla soppravvivenza dell'UD e le nostre perplessità sulla miopia politica della dirigenza SAS.
In quell'articolo facevamo anche i complimenti al team delle Giubbe Rosse, proprio quello diretto da Guido Cecchinato, per aver portato in gare soggetti lavorati senza sistemi coercitivi. La seconda mail, scritta proprio da Cecchinato, ci racconta di come, nel mondo dell'addestramento del pastore tedesco, ci siano anche persone che studiano, approfondiscono metodi, propongono soluzioni possibili. Anche questa mail denuncia una dirigenza che non ascolta, che ignora le richieste, che non prende posizione.
Un bel sito,con relativa pagina FB, creato appositamente dopo la vicenda Striscia per dire "La Verità sull'Utilità e Difesa" ha come scopo "diffondere la conoscenza CORRETTA del significato e della funzione della disciplina dell'UD coi suoi regolamenti e le sue fasi "scenografiche", senza prendere posizione alcuna sulle filosofie addestrative" e, senza "intenti politici o cinopolitici". Abbiamo messo il "mi piace" alla pagina FB ma con riserva. Purtroppo occorre prendere posizione sulle "filosofie addestrative" (anche solo per pretendere che siano dichiarate senza ipocrisie) e occorre, piaccia o no, prendere coscienza che senza "politica", i problemi che affliggono l'Utilità e Difesa, resteranno sempre irrisolti.
SAS

Daniela Dondero e Leandro Falaschetti, 26 maggio 2013 .


Mail del socio Sezione SAS Vicenza Giuseppe Pegoraro


Sono un socio della sas Vicenza e a titolo puramente personale intendo sottoporre alla Vostra attenzione quanto segue.

Non Vi racconto le mail arrivate con relativi insulti, ma quello che mi ha fatto più male è constatare l’abbandono e l’isolamento avuto non solo dalla SAS ma anche dal Veneto stesso.

Non vi è dubbio che il socio “manesco” da noi è stato espulso prima ancora che dalla SAS, abbiamo chiesto scusa a tutti per il comportamento scorretto che ha avuto, e tutti ci hanno ringraziato e accettato le scuse, abbiamo risposto a tutti che la sezione sas Vicenza non si identifica con questa persona, anzi, stiamo valutando il caso di costituirci noi soci parte civile contro questa persona per tutto il male che ci ha procurato.

Ho detto a tutti coloro che mi chiedevano che la sezione sas Vicenza

  • -          nel 1999 ha organizzato il campionato italiano di lavoro
  • -          nel 2000 è stata determinante nell’organizzare il campionato italiano di bellezza, come pure
  • -          nel 2001 e
  • -          nel 2005;
  • -          nel 2009 ha organizzato il campionato italiano di lavoro, come molte selezioni al WUSV;

sono 75 i soci della sezione, molti dei quali rivestono cariche all’interno di gruppi di volontariato sociale come la protezione civile, la pet-therapy e l’addestramento di cani per non vedenti, ma di tutto questo non si parla, si tende a fare di ogni erba un fascio, a sparare sul mucchio. Tutti quelli che ci hanno scritto e abbiamo chiarito queste cose l’hanno capito.

Quel che mi fa veramente più male è che da parte della sas Regione Veneto e di tutte le sue sezioni non abbiamo avuto il benchè minimo cenno di riscontro, l’unica telefonata fatta dal Presidente Regionale era per avvisarci che la prova di lavoro assegnataci per il 1° giugno, visto che noi eravamo commissariati, veniva spostata ad altra sezione! La vice-presidente su facebook si è dissociata e vergognata come tutti gli animalisti facinorosi, guardandosi bene da noi!

Già dall’8 febbraio u.s. avevamo programmato un convegno dal titolo “ETICA E STORIA NELL’ADDESTRAMENTO DEL PASTORE TEDESCO”, convegno programmato per domenica 26 maggio, avevamo ottenuto la prevista autorizzazione della Regione e della SAS, ma purtroppo ci è stato proibito di tenerlo. Era l’occasione per dire a tutti quello che effettivamente facevamo, di presentare sotto una veste più reale la nostra sezione, avevamo invitato il sindaco, il Presidente della provincia e della regione, striscia la notizia, le associazioni di protezione animali… ma una telefonata della SAS ci ha tolto di mezzo, non possiamo neppure difenderci e spiegare chi veramente siamo, dalla SAS abbiamo avuto soltanto mutismo e isolamento, non possiamo neppure difenderci di fronte all’opinione pubblica per fatti che vanno imputati soltanto al meschino comportamento di un socio. Perfino il capo dei carabinieri di Breganze veniva al nostro campo ad addestrare il proprio cane!!!

Ora se per dire queste cose devo stracciare la mia tessera ultraventennale della SAS, per dire a tutti che noi non siamo come ci ha dipinto striscia la notizia, che non siamo come ci crede la nostra beneamata vice-presidente regionale, io sono pronto a farlo perché ritengo di essermi comportato sempre correttamente e non accetto il comportamento tenuto dalla SAS né il silenzio degli innocenti della mia Regione, mentre ringrazio le telefonate di solidarietà ricevute da molte altre sezioni d’Italia.

Mi auguro che questo discorso non finisca qui e mi si dica perché questo comportamento della SAS che non ci ha difeso e non ci permette di difenderci, mentre poi in occasione di campionati e manifestazioni ci sono i venditori di collari che pagano pur di esserci (pecunia non olet!) e gradirei sapere anche se in altre sezioni non vengono usati nella maniera più assoluta: CHI E’ SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA! Non si può tenere un comportamento di facciata con i media isolandoci e calpestandoci, NON LASCIARCI LIBERI DI DIFENDERCI, proibendoci di indire una conferenza, non prendendo una posizione seria e decisa in ambito nazionale ma lasciando fare… finchè striscia o chi per essa non muove un polverone!!! Il verbale dei NAS cosa dice di aver trovato?

Chiedo ancora scusa per il comportamento scorretto del nostro ex socio, ma non facciamo di ogni erba un fascio e non spariamo sul mucchio, i soci della sas Vicenza sono persone oneste e perbene.

Cordiali saluti

Giuseppe Pegoraro


 

 

MEGLIO GUARDARE AVANTI ! Considerazioni di Guido Cecchinato per un addestramento di reciproco benessere.

Spett.le Redazione, innanzitutto vorrei esprimere complimenti e solidarietà per il Vs. articolo del 20 c.m. con il quale mi trovate d’accordo al cento per cento. I miei articoli, pubblicati su www.dankim.it e sul mio sito www.giubberosse.org in merito alla storia dell’addestramento in Italia dal 1970 in poi e alle possibili alternative a certi addestramenti coercitivi e quindi obsoleti, avevano la pretesa di indicare, soprattutto ai giovani conduttori, nuovi percorsi per un addestramento moderno e competitivo verso altre realtà provenienti dal Nord Europa (Svezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia).  Proprio queste realtà,  al Camp. Mondiale WUSV di Ravenna ne hanno dato ampia dimostrazione occupando a pieno titolo i primi posti in classifica. Subito dopo questo evento, il sottoscritto cercò di convincere Carmelo Sesto (responsabile nazionale del settore addestramento) e altri dirigenti e giudici SAS, a investire più risorse per un cambiamento culturale che potesse servire alle nuove leve attraverso l’applicazione del “ Rinforzo positivo” ampiamente utilizzato dalle Nazioni sopra citate le quali, con molta intelligenza, hanno saputo usare le tecniche dell’ “Obbedience” adattandole all’UD. Ovviamente non ho ottenuto risposta a queste mie sollecitazioni di tipo “culturale” come non ho ottenuto risposta alla mia lettera (vedi allegato) inviata alla SAS, tramite il Presidente della mia Sezione, relativa all’uso dei collari d’addestramento. A questo punto, restavano due soluzioni: arrendersi o sperimentare nuove metodologie basate sul rinforzo positivo. Visto che sul nostro campo vigeva (e vige tutt’ora) il divieto dell’uso del collare elettrico e viste le Ordinanze ministeriali che hanno vietato l’uso di collari “atti a creare sofferenza” abbiamo deciso di intraprendere una nuova esperienza in addestramento basata sul rinforzo positivo, clicker, studio dei segnali di calma, condizionamento operante, ecc..

A distanza di dieci anni il bilancio è stato più che positivo in quanto tutti i componenti del nostro gruppo, con questi metodi, hanno superato le prove di campionato regionale IPO 3 con “onore” e qualcuno è salito sul podio. Nicola Tiseno è la dimostrazione sul campo che “si può fare e si può arrivare in alto”. Non siamo ancora arrivati sull’Everest… per adesso ci accontentiamo del Monte Bianco! Una Selezione per i Mondiali vinta, una partecipazione ai mondiali negli USA con prestazione “dignitosa”, un secondo posto a Nati e allevati in Italia, sempre sul podio ai camp. regionali e, con il nuovo cane Gant, Nicola ha ottenuto l’ottavo posto alla selezione per i mondiali di pochi giorni fa. Vorrei concludere questa mia dissertazione storica per lanciare un messaggio propositivo dopo i fatti impietosi di “Striscia”. Impietosi per i fatti ma altrettanto per certi giudizi “di parte” espressi, a mio parere, senza un’analisi approfondita e con poca cognizione di causa. La colpa è un po’ di tutti: dei conduttori “fuorilegge”, dei cronisti ignoranti ed arroganti, degli Enti che dovrebbero sorvegliare questa attività “sociale” espletata dagli “amatori del PT”, dagli Organizzatori delle prove che non controllano gli allenamenti prima della gara (tutti sanno che certi “big” sono ospitati sui campi SAS limitrofi al campo di gara per usare i “loro” sistemi.), dei Regolamenti che esasperano sempre di più la precisione a svantaggio dell’armonia e del piacere al lavoro. Credo di essere stato il primo, ancora dieci anni or sono, quando vigeva il vecchio Regolamento, ad insistere nei miei articoli, sulle indicazioni provenienti dalla Germania per mezzo del responsabile SV e WUSV sig. Diegel (vedi articolo del Seminario) che mettevano in evidenza i tre parametri di valutazione per la qualifica di Eccellente: TRIEB (pulsione o spinta), TECHNIK (precisione) e HARMONIE (armonia nel rapporto cane-conduttore, piacere al lavoro). Naturalmente i primi due parametri sono stati incentivati all’estremo a scapito dell’Armonia che solo ora si sta, a poco a poco, rivalutando. Certi mezzi coercitivi vengono usati perchè l’allevamento dei cani “da lavoro” ha esasperato la PULSIONE PREDATORIA di certi soggetti tanto che, a mio parere, dovrebbero essere considerati “fuori standard del PT”. Se poi, a queste caratteristiche genotipiche vengono aggiunte le lavorazioni in predatorio che eccitano il Sistema Nervoso Centrale (frusta, tele a bassa intensità, ecc) certi soggetti, dopo un anno di lavorazione, vanno “fuori di testa” e allora per riportarli nella ZONA FUNZIONALE, come descrive bene Raiser, vengono usati sistemi “forti” con effetto quasi sempre deleterio per la psiche e per il fisico del cane. O tiene o si spacca! Ecco allora prima il tele che “apre” e più avanti il tele che “chiude”. Ca....ate!

Al di là delle colpe e dei colpevoli la mia proposta è quella di non piangere oltre per il “latte versato”. Demonizzare i vecchi sistemi, e chi dello “zoccolo duro” ancora li usa, è tempo perso. La storia insegna che il proibizionismo molte volte ha fallito. Non resta allora che allargare sempre di più una base di “conoscenza” affinché “l’ignoranza” trovi sempre meno spazio. Per fare questo però, oltre le iniziative individuali dei singoli Soci ci vorrebbe qualche iniziativa di tipo culturale nell’ambito della Dirigenza SAS e del Comitato tecnico. Visto che gli attuali tecnici SAS, giudici compresi, quasi tutti della vecchia scuola, si esibiscono da anni come docenti di materie tecniche, sarebbe saggio, con un po’ di umiltà, cedere la cattedra a qualche “esterno” anche proveniente dal mondo dell’ “obbedience”. I primi ad averne vantaggio saranno senz’altro i giovani conduttori che da alcuni anni frequentano gli STAGE di addestramento organizzati dalla SAS. Anche per i nuovi figuranti vale lo stesso discorso. In questo settore, con tre Corsi come docente per figuranti ufficiali, credo, assieme a Daniele Peres, di aver contribuito all’evolversi del settore (più di cento partecipanti!). Non sono più stato invitato perché, forse, troppo “progressista”. Ho inviato, circa due anni fa, al Presidente Musolino un plico contenente un programma corredato di dispense per la gestione e per la parte tecnica dei Corsi di addestramento di base da attuare nei Campi SAS per soddisfare le esigenze di quelle persone che ogni giorno chiedono aiuto per l’addestramento del proprio cane. Nessun cenno di risposta! E pensare che questo sistema godeva dell’esperienza e della statistica applicata su circa 3500 coppie cane-conduttore nell’arco di 35 anni. Sono tutt’ora convinto che il futuro dell’addestramento debba avere come base della piramide il massimo numero di partecipanti nelle classi minori. Il resto verrà da sé. L’attenzione della Società per i “big”, giusta e sacrosanta, dovrà essere una conseguenza dell’attenzione rivolta ai conduttori esordienti, non una priorità. Purtroppo la cultura può dar fastidio a molti. Forse con qualche libro e un po’ di cultura in più si potrebbe usare qualche “tele” in meno per ottenere un BENESSERE DEL NOSTRO CANE che, di riflesso, verrà trasmesso a noi in modo da eliminare qualsiasi senso di colpa e poter guardare il nostro cane negli occhi che, invitanti, ci chiedono altri momenti di piacere.

 

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