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backOrdinanza viennese. Il destino dell'Utilità e Difesa.

Vienna come l'Italia con l'Ordinanza Sirchia. Limitata solo al municipio cittadino, la compagine politica di maggioranza al governo della capitale austriaca, dopo un sondaggio sui "cani pericolosi" che ha visto i consensi del 90% dei cittadini viennesi, ha approvato un'ordinanza che sarà in vigore a partire dal 1 luglio 2010. Cosa stabilisce l'ordinanza? Intanto una lista di "cani pericolosi" i cui proprietari avranno l'obbligo di ottenere un patentito che ne attesti le capacità di gestione del cane. I minori di 16 anni non potranno possedere cani appartenenti alla lista, così come le persone con precedenti penali.
I "cani pericolosi" indicati nell'ordinanza viennese sono:
Bullterrier, Staffordshire Bullterrier, American Staffordshire Terrier, Mastino Napoletano, Mastin Español, Fila Brasileiro, Mastiff, Bullmastiff, Tosa Inu, Pitbullterrier, Rottweiler, Dogo Argentino.
Ma la chicca che riservava questo provvedimento, firmato dall'assessore all'ambiente Ulli Sima, prevedeva , sempre a partire dal 1 luglio 2010, il " Verbot der Schutzhundeausbildung", vale a dire il divieto dell'addestramento per la difesa, fatta eccezione per le forze di polizia. Ovviamente (e fortunatamente) c'è stata un'immediata e forte reazione da parte sia della SVO austriaca (la società per la tutela del pastore tedesco) nella persona del suo presidente Wolfgang Tauber, sia dei numerosi appassionati austriaci, tedeschi e di tutte le nazioni, che hanno firmato una petizione per difendere la soppravvivenza dell'Utilità e Difesa (abbiamo firmato anche noi). Queste reazioni hanno compreso anche dichiarazioni e sottoscrizioni di esperti veterinari, nonchè la diffusione di video realizzati appositamente per far comprendere come l'addestramento da UD sia esclusivamente finalizzato allo sport con il cane (la Sima aveva dichiarato, in alcune interviste, che l'addestramento all'attacco serve ad esaltare l'aggressività, convogliando il naturale istinto di guardia del cane in aggressione, priva di controllo, nei confronti dell'uomo..di fronte a tali affermazioni la risposta dei video è tutta tesa a dimostrare come l' Ud per il cane sia sostanzialmente un bel gioco, dove la manica è il premio e dove non c'è alcuna aggressività. Non è proprio così, ma, in questo caso,"à la guerre comme à la guerre" ) Potete vedere uno di questi video a questo link
Di fronte alle petizioni e alle proteste l'assessore all'ambiente ha effettuato, dopo diverse riunioni politiche, una marcia indietro, mantenendo il divieto all'addestramento cosiddetto "sul civile" (tranne che per le forze dell'ordine), ma specificando anche che tale divieto non intende applicarsi all'addestramento sportivo del cane.
Tratto dal sito del partito socialdemocratico austriaco SPÖ, pubblicato il 26 marzo (qui il link diretto alla pagina con le spiegazioni dell'assessore Sima sull'ordinanza):
"Nichts spricht gegen die sportliche Ausbildung oder den sportlichen Wettbewerb unter Hunden. Unverändert und erlaubt sind daher künftig weiterhin die Gebrauchshunde-Ausbildungen und Prüfungen gemäß der österreichischen Prüfungsordnung des österreichischen Kynologenverbandes. Dabei ist aber zu gewährleisten, dass diese Kriterien der "Österreichischen Prüfungsordnung im Hundesport" gemäß der vom ÖKV veröffentlichten Prüfungsordnung folgen.
"Im Hundesport ist es aber auch enorm wichtig, dass Züchter, Trainer und auch die Hundeabrichteplätze zertifiziert werden und bestimmte Qualitätskriterien einhalten", betont Sima. Sie lädt daher nach Ostern zu einem runden Tisch zu diesem Themenfeld."
Traduzione letterale: " Questo divieto non attiene all'addestramento sportivo o alle competizioni tra i cani. Restano invariate e rimangono autorizzate a continuare anche in futuro l'addestramento e le prove per cani da lavoro in conformità con i regolamenti per le prove dell'ente cinofilo austriaco. Questo per garantire comunque i criteri del " regolamento prove austriaco per cani da sport" in conformità con il regolamento pubblicato dalla ÖKV (ente cinofilo austriaco, equivalente del nostro ENCI, n.d.r.). "Ma -ha detto Sima-" nello sport con il cane è anche estremamente importante che gli allevatori, gli addestratori ed anche i luoghi deputati per i cani siano certificati e rispondano a precisi requisiti qualitativi. Su questo tema Sima invita ad una tavola rotonda da svolgersi dopo Pasqua".
In parole povere la real politik ha costretto l'assessore a rivedere le proprie posizioni in merito allo sport con i cani, ma la stessa non pare avere alcuna intenzione a rinunciare a porre comunque precise regole al mondo dell'Utilità e Difesa.
Purtroppo, e noi lo andiamo scrivendo da ormai diversi anni, il chiudersi in una sorta di casta carbonara da parte del mondo UD, difendendo e praticando metodi non solo incomprensibili ma assolutamente tacciabili di accusa di maltrattamento ai cani, non ha certo aiutato a creare un clima favorevole a far comprende l'importanza e la ricchezza dell'addestramento con il cane. I segnali di allarme c'erano ormai già più di 10 anni fa (basti pensare agli interventi dei Verdi in Germania o in Olanda riguardo allo svolgimento delle prove di attacco ai campionati di allevamento). Il fatto che nelle ultime riunioni giudici FCI sia stato spiegato di evitare termini come "aggressività" e che si sia data un'importanza fondamentale ai controlli non vuol dire poi molto. L'SV oggi organizza seminari UD ampiamente pubblicizzati tenuti, tanto per fare un esempio, da famosi conduttori come Jurgen Zank, vincitore della BSP 2009. Zank, "Jogi" per il mondo UD, lavora seguendo il "contact method" di Bart Bellon. Bart Bellon è autore, insieme a Raiser, di testi che spiegano l'utilizzo del TIG (tele impulse gerate...a proposito, avete notato come in tempi in cui non c'era alcun divieto legale di utilizzo del tele, il termine non fosse Tele Impulse Gerate, ma Elecktrogerate? ...la parola Elecktro ricordava troppo da vicino il termine Elecktroshock ed è stata sostituita...ma gli apparecchi sono rimasti praticamente gli stessi....). Nei più importanti Forum tedeschi sul cane da sport la compravendita di TIG è ampiamente praticata (del resto, in Germania come in Italia, il legislatore vieta l'uso e non la vendita del tele). Il tutto ovviamente senza che nessuno abbia mai coraggiosamente affrontato la questione, cercando di far comprendere le ragioni dell'utilizzo di certi metodi in addestramento. Forse perchè, mentre le persone non addette ai lavori potrebbero capire quando l'utilizzo di alcuni sistemi possa portare a salvare la vita ad un cane o ad un essere umano, apparirebbe contrario ad ogni logica giustificare l'applicazione di scosse elettriche al proprio cane per raggiungere un mero risultato sportivo? L'esperienza viennese dovrebbe far riflettere sull'opportunità di riconsiderare le filosofie addestrative. Una volta un figurante ufficiale fece questa affermazione: " Io non ho mai punito un cane se non sono certo che l'ordine impartito sia stato dal cane recepito nel suo vero significato, con pazienza del conduttore e con tanta manualita', per cui non sono assolutamente in sintonia con chi crede di poter insegnare punendo nello stesso tempo, sono tempi molto accorciati che solo agli stolti sembrano far vedere dei risultati che poi nella realta' non sono realmente tali e che molto spesso sono l'anticamera di un cane confuso e rovinato" . Condivisibile, ma comunque sempre alla base di quello che spesso viene definito "un utilizzo corretto" di certi strumenti. Alcuni anni fa chiedemmo a Sesto Carmelo se, in Italia, i preparatori in grado di utilizzare correttamente il tele arrivassero ad una decina. Lui rispose di no, che non erano nemmeno dieci. Il che dovrebbe rendere chiara, se si guardasse ai fatti con un minimo di oggettività, la non sostenibilità, nella pratica, dell' "esiste un modo di utilizzo corretto".
E intanto, mentre sui campi UD si guarda con sospetto al nuovo arrivato e intorno ai campi di gara si cercano aree nascoste lontane da occhi indiscreti, gli attacchi degli animalisti hanno gioco facile.

Daniela Dondero e Leandro Falaschetti, 30 marzo 2010